Regia: Riccardo Milani
Perché guardare il film? (a cura di Chiara Giudici)
Risate e leggerezza, per un film dai contenuti stimolanti, che parla il linguaggio di quest’epoca: propone uno spunto riflessivo con una modalità apparentemente superficiale ed ha, proprio per questa ragione, molta più possibilità di arrivare ad essere accolto la dove… non osano le aquile!
Il film si apre con la protagonista, Giovanna, una donna tutta d’un pezzo, abbottonata. Non perde mai il controllo delle emozioni nel tragitto verso il lavoro, in mezzo al traffico e all’inciviltà dei comportamenti; né tantomeno a scuola della figlia, in mezzo al teatrino del narcisismo genitoriale e neppure a casa, con la propria madre, che la denigra ad ogni occasione. In modo leggero e spiritoso la protagonista, un’eroina che lavora nell’ombra, ci accompagna ad assaggiare alcuni luoghi comuni, una tendenza a subire l’abbruttimento di un mondo che non vede più gli altri, proponendo uno sviluppo che la porta a reagire provando a condurre fuori (educere) dai personaggi, anche questi macchiette rappresentative, una direzione che li porterà ad una risoluzione, non certo trasformativa del mondo, ma che lascia intravedere una speranza di recupero del gruppo a partire dai singoli. Nel fare ciò lei stessa recupera ciò che non vedeva, la sua vita privata, la figlia e si consente di sbottonarsi. Molto bella anche la chiusura, simmetrica rispetto alla prima scena e altrettanto leggera.
Trama: Giovanna lavora al ministero dove in apparenza conduce una professione che più grigia non potrebbe essere, o meglio così appare in pubblico per camuffare la sua vera identità, quella di agente della Sicurezza Nazionale il cui primo dogma è non dare nell’occhio. Tra una missione a Marrakech e una a Mosca si riavvicina ai compagni di liceo, che possono dire di fare una vita soddisfacente… finché non confessano le rispettive vessazioni subite da un assortimento di cafoni o ricchi prepotenti. Giovanna, mentre dà la caccia a un terrorista intento a mettere insieme un’arma di distruzione di massa, decide che non può restare a guardare l’umiliazione e il conseguente abbrutimento dei suoi amici… (da mymovies.it)
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